Marocchino accusato dall’ex moglie: «Mio marito mi sparò ad un piede»
27 Novembre 2012 07:53
Un marocchino di 45 anni ieri sedeva sul banco degli imputati in tribunale con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, percosse, lesioni, sottrazione di minori, violenza privata e di non aver versato gli alimenti alla famiglia. A deporre la moglie che ha raccontato di alcuni episodi in cui avrebbe subito i soprusi del marito.
«Una volta mio marito mi disse di sedermi ed imbracciò il fucile. Io pensavo che scherzasse, ma lui ha tirato il grilletto ed ha sparato colpendomi ad un piede con un pallino di piombo. E’ stato dolorosissimo. Poi mi ha portato in macchina all’ospedale di Fiorenzuola dicendo di non parlare con i dottori. Difatti con i dottori ci parlò lui solo. Un’altra volta mi minacciò con un coltello alla gola e fuggii sotto il letto urlando, i miei vicini chiamarono i carabinieri. Un’altra ancora lui aprì il gas minacciando di farci saltare tutti per aria, io controllavo sempre se il gas era spento, avevo molta paura. Talvolta mi prendeva a cinghiate.».
«Non potevo aprire la porta, dovevo tenere le finestre abbassate, non dovevo parlare con nessuno, altrimenti venivo picchiata – ha detto la testimone – i miei abiti sgraditi a mio marito furono bruciati in casa, davanti a me e ai miei figli».
L’imputato ha respinto sempre buona parte delle accuse che gli sono state rivolte. Il processo riprenderà il prossimo 6 dicembre per consentire il controinterrogatorio da parte della difesa.
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