Delitto del trolley, il mistero di due schede telefoniche cinesi
18 Agosto 2014 06:45
I computer in uso a Paolo Grassi e Gianluca Civardi sono stati posti sotto sequestro dalla Procura, così come i loro telefoni cellulari e il contenuto delle apparecchiature elettroniche è sotto analisi. Non si fermano le indagini della polizia sul delitto del professor Adriano Manesco.
Non si esclude inoltre che qualcuno possa aver preso parte a quanto accaduto nelle vesti di fiancheggiatore o di semplice testimone. Nell’abitazione del professor Manesco, in via Settembrini, risulterebbe in passato la presenza anche di altri piacentini amici di Civardi e Grassi. Si cerca di capire che cosa ci facessero nell’appartamento del docente questi giovani e si continua ad indagare sui presunti trasferimenti di denaro dai conti di Manesco a quelli intestati agli accusati di questo delitto. Pare che il professore stesse pensando di trasformare la sua casa di Milano in un bed&breakfast e, per farlo, avesse chiesto aiuto ai due piacentini. Grassi e Civardi, inoltre, avrebbero ricevuto da Manesco due schede telefoniche straniere non nominative. Anche su questo dettaglio gli inquirenti stanno cercando di fare luce.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE