Aumenti bus: rilancia il Comune; nuove risorse dalla Provincia

29 Agosto 2014 14:07

Autobus Seta

Biglietti dei bus più salati, il Comune di Piacenza prende tempo. Da Palazzo Mercanti, fa sapere l’assessore alla mobilità Giorgio Cisini, arriverà una controproposta a Seta. “Insieme al sindaco Paolo Dosi e all’assessore alle Partecipate Francesco Timpano – ha riferito Cisini – vogliamo considerare tutti gli aspetti: i 300 dipendenti di Seta, i prezzi bloccati da anni, ma anche le difficoltà delle famiglie piacentine nel far fronte ai possibili rincari”.

I tempi in realtà stringono: gli abbonamenti annuali attendono l’accordo sulle tariffe per poter essere venduti. Il timore è che si formeranno lunghe code, soprattutto degli studenti che dovranno sottoscrivere le tessere ex novo, in quanto loro devono presentarsi fisicamente in biglietteria, a differenza degli altri che potranno contare sui rinnovi on line. La società di trasporto pubblico, che difende la propria proposta e ribadisce la volontà di adeguarsi alle tariffe obiettivo regionali, consiglia agli utenti di consultare, non appena verranno avviate le vendite, il sito www.setaweb.it per avere tutte le indicazioni, anche se ad oggi è ancora tutto fermo.

In cosa consisterà in concreto la controproposta del Comune? “Sarà articolata – annuncia Cisini – in quanto vorremmo che gli aumenti non superassero il 10%. Ad esempio sugli abbonamenti annuali urbani prendiamo atto che non sarà più possibile la tessera valida dieci mesi, ma non accettiamo che le famiglie che prima pagavano 200 euro, si trovino a pagarne 260. Pensiamo quindi di proporre 220, mentre ci trova d’accordo il rialzo di dieci centesimi della corsa semplice, anche se l’aumento non andrà incidere granché sulle casse di Seta”.

Diversa la situazione della Provincia: per l’ultimo anno da via Garibaldi arriverà un milione a favore dei Comuni del territorio e 175.000 euro per abbattimento dei costi degli abbonamenti degli studenti e dei lavoratori. Inoltre, sembra che l’ente presieduto da Massimo Trespidi possa annullare, con un ulteriore stanziamento, il rincaro relativo agli adeguamenti regionali di circa 90 centesimi al mese.

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