False tessere Spi: impossibile sapere chi iscrisse i pensionati, tutti assolti
25 Settembre 2014 09:29
Nessun colpevole per le decine di pensionati iscritte a loro insaputa allo Spi-Cgil. Tutti assolti, infatti, i 5 imputati chiamati a processo: è risultato impossibile scoprire con esattezza chi tesserò senza autorizzazione decine di persone. E’ arrivata stamattina in tribunale a Piacenza la sentenza sul caso scoppiato 5 anni fa. “Si commenta da sola”, ha detto l’avvocato difensore Fausto Co.
Il pubblico ministero Antonio Rubino, il 17 luglio scorso, aveva chiesto di assolvere i cinque indagati per falso “perché non si è raggiunta la prova piena di chi abbia iscritto i pensionati al sindacato a loro insaputa” e oggi il giudice ha assolto i dirigenti coinvolti: Gianfranco Sdraiati, allora segretario generale; Nicola Gasbarro, segretario organizzativo, Anna Maria Nicocia, attivista di una Lega Spi, Edgardo Musselli, e la direttrice del Patronato Inca, Loredana Riva.
Le indagini dei carabinieri individuarono 129 pensionati iscritti a loro insaputa che, all’avvio del processo, si sono presentati in giudizio. Nel corso del dibattimento hanno rimesso la querela in tanti (molti dei quali dopo un accordo economico con lo Spi) e sono rimasti 29 pensionati come parte lesa. Le indagini, partite da un esposto dell’ex segretario della Camera del Lavoro, Gianni Copelli, non sono riuscite a stabilire con esattezza chi materialmente ha iscritto i pensionati.
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