Anche il Pdci “scarica” la giunta Dosi. L’assessore Rabuffi: “Pronto a lasciare”
15 Novembre 2014 16:14
Il partito dei Comunisti italiani raccoglie l’invito di Rifondazione comunista, “molla” la giunta Dosi e invita anche Sel a uscire ufficialmente dalla maggioranza che sostiene l’attuale amministrazione di Palazzo Mercanti. I partiti che compongono la Sinistra per Piacenza sembrano aver preso ormai la strada della sfiducia nei confronti del sindaco Paolo Dosi: ieri era uscito allo scoperto il Prc, che aveva invitato Pdci e Sel a fare lo stesso, auspicando un rapido confronto che portasse a una posizione univoca. I Comunisti italiani sposano questa posizione: “Ad oggi, il programma su acqua, asili e servizi pubblici, ex Pertite, chiusura dell’inceneritore, unioni civili e rappresentanza amministrativa degli immigrati è stato totalmente disatteso dalla maggioranza amministrativa del comune di Piacenza – scrive il segretario provinciale Domenico Siciliano – e percepiamo inoltre accentuate criticità programmatiche per il mantenimento dei servizi sociali essenziali, causate innanzitutto dai tagli che i governi Monti, Letta e Renzi (tutti targati PD, come la maggioranza del comune di Piacenza, chi è causa del suo mal pianga se stesso) stanno perpetrando ai danni degli enti locali”. A breve dunque ci sarà l’atteso vertice anche con Sel, dopodiché la Sinistra per Piacenza toglierà ufficialmente la fiducia al sindaco Dosi.
L’effetto pratico sarà quasi irrilevante in consiglio, dove l’unico esponente della lista è Carlo Pallavicini, in rotta con la maggioranza da mesi, mentre in giunta l’assessore Luigi Rabuffi (molto apprezzato sia dai partiti, sia dallo stesso primo cittadino) sembra al passo di addio: “Aspetterò di avere indicazioni dalle forze che rappresento e con cui mi sono presentato alle elezioni – dice il diretto interessato – nel caso si ritenga che non ci siano più le condizioni per proseguire, sono pronto a lasciare immediatamente, innanzitutto per coerenza e rispetto verso chi mi ha proposto. Ringrazio tutti, il sindaco in primis, per le belle parole spese nei miei confronti, se dovessi abbandonare mi spiacerebbe lasciare a metà le tanti pratiche aperte in questi mesi”.
L’uscita di Rabuffi aprirebbe la strada a un più ampio rimpasto nella squadra di governo della città, da valutare comunque dopo le elezioni Regionali del 23 novembre.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE