Regionali: scoppia il caso Callori, spera ancora di essere il quinto eletto
24 Novembre 2014 19:31
Fabio Callori non ce la fa e la delusione si legge chiara sul volto nel commento del dopo voto. Stamattina i festeggiamenti con tanto di foto su un social network e i tanti complimenti ricevuti per quello che sembrava il suo ingresso in consiglio regionale e poi la delusione. Tutta colpa della nuova legge elettorale che non gli ha consentito di entrare. E’ finito tra gli eletti, al suo posto, Tommaso Foti di Fratelli d’Italia. Callori, pur con garbo, non le manda a dire. “Oggi mi sono arrivate tante telefonate di persone che mi hanno detto che non andranno più a votare perchè esprimono il loro consenso per un candidato poi in Regione ne va un altro”, osserva l’esponente di Forza Italia al quale 3.396 voti non sono bastati per andare a Bologna.
“Anche questa elezione a preferenza non legittima la volontà popolare – evidenzia Callori -. Io non sto qui a sindacare su chi sarà eletto, però è certo che questo tipo di consultazioni finirà per allontanare ancora di più i cittadini dal voto”. Ancora: “Ci mettiamo degli anni a fare le riforme elettorali ma alla fine si facciano riforme che vadano bene anche per la gente, che quando uno vota sappia chi va ad eleggere”.
Non si sottrae da una riflessione sulla politica piacentina: “Ha bisogno di un forte rinnovamento e queste elezioni hanno segnato una volontà chiara della gente verso il cambiamento. Penso sia opportuno riunire insieme tutte le forze del centrodestra per ottenere grandi risultati, riunirle insieme con obiettivi chiari e precisi, non per dei personalismi perché sennò sbagliamo ancora”.
Poi lancia un messaggio: “Qualcuno, senza farselo dire, faccia un passo indietro, per il bene di Forza Italia e del centrodestra. La gente ci chiede rinnovamento. Chi non ha ottenuto il risultato sperato o lo voleva ottenere in modo non corretto denigrando me e la mia figura è bene che faccia un passo indietro. Noi l’obiettivo di arrivare primi con onestà e correttezza lo abbiamo centrato, poi se la legge elettorale non ci permette di raggiungere il seggio in Regione, questa è un’altra partita”.
Non è comunque detta l’ultima parola in quanto bisognerà capire le intenzioni di Alan Fabbri, leghista candidato del centrodestra, arrivato secondo dopo Stefano Bonaccini e ora a un bivio. Dovrà infatti decidere se rimanere capo dell’opposizione come consigliere regionale oppure se rinunciare al seggio in regione per mantenere il ruolo di sindaco del comune di Bondeno. Nel caso dovesse decidere di mantenere la carica di primo cittadino passerebbe automaticamente Fabio Callori. Fabbri si è preso 48 ore per decidere.
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