Consiglio Presbiterale: sui profughi serve intesa. Fumata nera per il segretario
11 Dicembre 2014 16:37
Don Paolo Camminati si è dimesso dall’incarico di segretario questa mattina durante la riunione del Consiglio Presbiterale Diocesano, chiamato ad esaminare il documento sulla vita e sulla formazione permanente del clero. La riunione a Palazzo Vescovile è stata presieduta dal Vescovo mons. Gianni Ambrosio ed è stata “moderata” dal vicario generale mons. Giuseppe Illica.
Oggi si sono dimessi dalla giunta del Consiglio anche don Riccardo Lisoni e don Federico Tagliaferri. Al loro posto il Consiglio ha eletto, con apposita elezione, don Luigi Pini e don Stefano Segalini. Non è stato trovato un accordo, invece, sul nome del segretario in quanto gli eletti non hanno accettato: l’assegnazione dell’incarico – precisa il comunicato della Diocesi – verrà affrontato nella prossima riunione della Giunta. Tra i compiti del segretario vi sono la convocazione dell’assemblea e la stesura del verbale dei lavori.
Queste dimissioni sono state motivate, dagli interessati, anche con impegni di ministero, ma – si legge nel documento – “non sono mancati espliciti riferimenti all’attuale situazione di disagio che sta vivendo la comunità e anche lo stesso clero diocesano”.
Anche il Vescovo ha osservato come “la nostra Chiesa subisca, a volte, i contraccolpi della situazione di crisi che sta vivendo la nostra società ed ha auspicato che tutti si sentano impegnati a formulare proposte concrete e dare un loro contributo per superare le attuali difficoltà”.
Un altro problema – si legge infine – è costituito “dalla necessità da stabilire una linea condivisa da tenere di fronte alla richiesta fatta alla Chiesa piacentina per l’accoglienza dei profughi. E’ un settore che vede già impegnata la Caritas e, accanto alla disponibilità già manifestata, occorre anche un’analisi concreta delle scelte da fare”.
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