Palloncini per l’ultimo saluto a Gaia:
“E’ lei che ci ha dato la vita”
17 Gennaio 2015 11:04
Palloncini colorati e un lungo applauso. Amici e familiari hanno voluto salutare così per l’ultima volta Gaia Molinari, la ragazza barbaramente uccisa la vigilia di Natale a Jericoacoara, in Brasile. Tutti commossi nel ricordare la sua generosità e il suo sorriso.
“Per Giuda la vita di Gesù valeva trenta monete di argento. Quanto valeva la vita di Gaia per chi l’ha uccisa? Forse anche meno”.
Con queste parole don Gianni Riscassi, parroco di Rivalta, ha aperto la sua omelia. A concelebrare le esequie don Franco Capelli, parroco della Besurica, in una chiesa che ha potuto contenere solo una piccola parte delle centinaia di persone che hanno voluto dare l’addio alla ventinovenne uccisa. Le altre sono rimaste sul sagrato del borgo medievale.
In prima fila, il padre Enrico e la madre Valentina Carraro, che ha poi chiuso il rito rivolgendosi a tutti i presenti con parole toccanti: “Vorrei fare un gioco con voi, che consideraste la vita di Gaia come un bel libro, intitolato “Il mio viaggio”. Non sono io che le ho dato la vita, ma lei che l’ha data a me tre volte”. La salma è stata tumulata nel cimitero di Rivalta.
A quasi tre settimane dall’omicidio della 29enne piacentina in vacanza a Jericoacoara, il caso resta insoluto. E i dubbi aumentano invece di diminuire. Per l’omicidio era stata fermata la brasiliana Mirian França, che era con Gaia a Jericoacoara, ma pochi giorni fa la farmacista 31enne è stata rilasciata.
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