La Lega nord: “Fiducia a Trespidi”. Ma il centrosinistra li attacca

12 Dicembre 2012 12:25

L’intervento della minoranza

AGGIORNAMENTO DELLE 17.00
LA LEGA NORD CONFERMA IL SOSTEGNO A TRESPIDI
“Le divergenze politiche sul referendum non intaccano la fiducia nel presidente della Provincia e il buon giudizio complessivo sull’operato dell’amministrazione provinciale”. Lo precisa la segreteria provinciale della Lega Nord, facendo seguito alle richieste di dimissioni del presidente Massimo Trespidi giunta questa mattina dall’opposizione di palazzo Garibaldi. “La minoranza intende soffocare la voce dei cittadini  – aggiunge il Carroccio – e si dimena perché ne teme il responso: ecco spiegato il motivo di tanta agitata opposizione al referendum. Non c’è nessuna ruvidità nei rapporti interni alla maggioranza, ma solo la lucida e coerente adesione al progetto della macroregione del Nord, verso cui intendiamo indirizzarci, offrendo ai cittadini la possibilità di scegliere”.

NOTIZIA DELLE 12.20
LA MINORANZA: TRESPIDI SI DIMETTA, LA LEGA PAGHI IL REFERENDUM
“Dimissioni”. Le chiedono alla giunta di via Garibaldi i capigruppo di minoranza in Provincia Marco Bergonzi del Pd, Luigi Gazzola dell’Idv, Gianluigi Boiardi del Nuovo Ulivo e Giampaolo Speroni del gruppo misto, dopo il caos che ha travolto la maggioranza di centrodestra sul ritiro del referendum per il passaggio di Piacenza in Lombardia. Il giudizio del centrosinistra è molto duro: “Colpisce l’arroganza della Lega Nord che minaccia una crisi di governo dell’amministrazione provinciale. Il presidente Massimo Trespidi deve dimettersi, il centrodestra ha tirato per la giacchetta  addirittura il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Si chieda scusa ai piacentini per queste “comiche” del referendum, non è tollerabile un percorso di questo tipo. Noi non daremo soccorso per ritirare un atto imbarazzante. La maggioranza riconosca di aver “giocato” e di aver sbagliato tutto”.
La richiesta dimissioni sarà formalizzata in consiglio provinciale lunedì prossimo. Il centrosinistra ha riservato un attacco finale alla Lega nord, che aveva invitato Trespidi a rinunciare al direttore generale Cinzia Bricchi per trovare parte delle risorse con cui finanziare il referendum del 10-11 febbraio: “Perché non ci pensano i leghisti, invece? Gli stipendi degli assessori Pozzi, Parma e Dosi e quello del presidente del consiglio Pasquali ammontano a 180mila euro totali all’anno, quello della Bricchi a 75mila euro. Rinuncino loro per primi”.

FOTI (PDL): L’OPPOSIZIONE FA CABARET
L’UDC CONFERMA LA FIDUCIA A TRESPIDI
“L’opposizione in Provincia ha bisogno di un valium: l’anticipo delle elezioni politiche inebria a tal punto i suoi rappresentanti da renderli incapaci di convenire sull’inopportunità di celebrare il referendum a ridosso dell’effettuazione delle stesse”. E’ questa la replica del coordinatore provinciale del Pdl Tommaso Foti alla richiesta del centrosinistra di dimissioni del presidente Trespidi e della giunta provinciale. “Se l’opposizione spera di lucrare un qualche vantaggio elettorale dal confronto in essere tra Pdl e Lega sull’opportunità o meno di mantenere il referendum – continua il deputato azzurro – rimarrà amaramente delusa. La decisione ultima sulla questione spetta al consiglio provinciale e, in quella sede, ciascuno si assumerà le proprie responsabilità, compresa la minoranza che contesta oggi l’ipotesi di ritiro del referendum sollecitata invece lunedì in consiglio comunale dal capogruppo del Partito democratico, Daniel Negri. La richiesta di dimissioni di Trespidi – conclude Foti – è non solo fuori luogo ma puerilmente propagandistica e agitata solamente perché vi è la certezza che alla stessa non verrà dato seguito alcuno. Diversamente la minoranza rimarrebbe disoccupata e agli appassionati del cabaret mancherebbero le ridanciane esibizioni delle quali sa rendersi protagonista”.
Anche  l’Udc, terzo partito della maggioranza in via Garibaldi, “conferma la propria fiducia nel presidente Trespidi ed esprime apprezzamento sul programma politico amministrativo che si sta perseguendo. L’attuale situazione dovrebbe stimolare le forze politiche ad un maggiore senso di concretezza ed attenzione ai gravi problemi che preoccupano i piacentini, non e’ tempo di contrasti o di impuntature politiche. Invece sono necessari piu’ moderazione, più senso civico di servizio, più ragionevolezza, più volontà di comprensione e di dialogo. Noi siamo su questa strada, chiediamo a tutti uno sforzo per affrontare e risolvere insieme la crisi”.

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