Panchine dal Facsal, ancora polemiche.
I residenti: “Situazione migliorata”
26 Gennaio 2015 17:49
“Quelle panchine erano teatro di uno spettacolo indecoroso, con sporcizia e schiamazzi giorno e notte, sotto alle nostre case”. E’ il commento di diversi residenti e commercianti alla rimozione delle cinque panchine in ferro che ornavano l’ampio marciapiede nel tratto di Pubblico Passeggio tra barriera Roma e piazzale Libertà. Sono stati proprio gli abitanti della zona a chiedere l’intervento denunciando un bivacco quotidiano ed insostenibile.
Ai microfoni di Telelibertà oggi spiegano che la situazione è decisamente migliorata. “Siamo più tranquilli, tutta la zona ha beneficiato dell’assenza delle panchine. Ad esempio, va meglio in vicolo Barozzieri, dove ogni mattina ci attendeva uno scenario di sporcizia. Ora si presenta più pulito” afferma Renza Resmini, commerciante e residente, accompagnata da Fabio Callegari di Piacenza Viva. “Di solito sono in opposizione, ma oggi devo ringraziare l’amministrazione, perché ha vinto il buon senso” ha dichiarato proprio quest’ultimo.
In disaccordo con la rimozione sono invece i consiglieri dei Moderati Lucia Rocchi e Roberto Colla, convinti che le panchine fossero utilissime ad anziani e famiglie. Da parte loro arriva una dura critica all’amministrazione. Proprio il sindaco Paolo Dosi interviene al riguardo, rispondendo ai due consiglieri di maggioranza: “togliere quelle cinque panchine – afferma – era l’intervento più semplice ed immediato. Altre soluzioni potrebbero riguardare il potenziamento dell’illuminazione pubblica e le alberature, ma non eravamo in grado di metterle subito all’opera”.
Il primo cittadino non nasconde la propria amarezza: “effettivamente questo tipo di intervento può essere considerato una sconfitta e si dovrebbe investire di più per stimolare il senso civico. E’ una sconfitta – ha concluso – anche il dover collocare delle parigine per impedire la sosta degli automobilisti sulle piste ciclabili”.
Duro infine il commento di Ettore Fittavolini, presidente dell’associazione pendolari e coordinatore della consulta comunale Ambiente e Territorio. A suo avviso la rimozione delle panchine “è una resa delle istituzioni di fronte all’illegalità”.
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