Trasferimento dei profughi a Rivergaro: momenti di tensione poi risolti

02 Febbraio 2015 17:54

rivergaro  (zan)

Momenti di tensione si sono registrati stamattina in via Tibini quando i profughi destinati al comune di Rivergaro sono dovuti salire sul pullman che li attendeva per accompagnarli in Valtrebbia. Sul posto è intervenuta la polizia per calmare gli animi di alcuni rifugiati che, evidentemente, non avevano capito quale fosse la loro destinazione. Il trasferimento è avvenuto poi senza particolari problemi e il gruppetto è arrivato a Rivergaro dove ad attenderlo c’era un appartamento messo a disposizione da un privato. Ci sono stati momenti di difficoltà con qualche residente, al quale gli stranieri – probabilmente infastiditi dagli sguardi curiosi – hanno risposto con gesti volgari e molto eloquenti. Gli screzi si sono però velocemente attenuati.

Dopo aver posato le loro valigie, alcuni di loro sono subito usciti di casa per fare un giro in paese e prendere confidenza con la loro nuova realtà assieme alla referente della cooperativa Il Quadrifoglio Ivana Gracchi.

“In realtà la prima giornata è stata molto positiva – spiega la referente -. I ragazzi, tutti da 20 ai 30 anni, arrivano da Corte Bossina e provengono da Nigeria e Gambia. Sono molto educati e collaborativi, mi hanno aiutato a fare le faccende di casa senza che lo chiedessi loro”. Ma come sarà la convivenza con i rivergaresi? «Sappiamo del sit-in organizzato sabato dalla Lega – conclude la Gracchi -. “Ognuno ha la propria opinione ma non credo ci saranno problemi. Già durante il primo giro in paese i ragazzi hanno salutato coloro che si fermavano a chiacchierare”.

Intanto, il sindaco di Gossolengo Angelo Ghillani fa delle precisazioni sulla richiesta di incontro portata avanti da alcuni cittadini di Caratta per capire se il progetto di ospitalità nel paese andrà avanti o meno dopo l’incendio doloso dell’edificio.

rivergaro  (zan)

© Copyright 2025 Editoriale Libertà