Santimento: se le Poste chiudono i residenti pronti a togliere tutti i risparmi
10 Febbraio 2015 11:35
“Se chiuderanno l’ufficio postale, le Poste non vedranno più un solo centesimo dei nostri risparmi: siamo pronti a chiudere tutti i conti correnti e a rivolgerci altrove”. È una delle azioni più drastiche proposte dai cittadini nell’incontro pubblico di ieri sera a Santimento, una delle otto frazioni piacentini finite nel mirino della riorganizzazione degli uffici postali. Una serata a cui ha partecipato anche il sindaco di Rottofreno Raffaele Veneziani con il consigliere Stefano Giorgi per spiegare a quale punto è arrivata la trattativa e per raccogliere le proposte della gente.
“Nonostante il loro capitale sia ancora totalmente pubblico, Poste Italiane ragiona in un’ottica aziendale legata al profitto” dice il sindaco. “L’ufficio di Santimento è a rischio chiusura perché i depositi dei correntisti non superano i 3 milioni e 400mila euro contro una soglia minima di 10 milioni stabilita dalle Poste. Stiamo cercando a tutti i livelli di convincere le Poste sulla necessità di mantenere questo ufficio nella frazione per evitare un’operazione di macelleria sociale a discapito di anziani e persone che non possono spostarsi”.
Intanto, dopo la lettera degli otto sindaci ai parlamentari piacentini e ai consiglieri regionali, sarà presentata oggi un’interrogazione parlamentare al ministro Federica Guidi.
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