Botte in testa a colpi di cric, 27enne condannato a 4 anni

15 Dicembre 2012 07:03

Per il giudice non vi sono dubbi: quella notte del maggio 2011 sulle colline di Rivergaro nel corso di una lite tra giovani all’esterno di un locale era stato commesso un tentato omicidio. La violenza e l’arma (un cric) con cui un 23enne piacentino era stato colpito alla testa, potevano essere letali. La sentenza nei confronti di un 27enne di Cologno Monzese (Milano), individuato e fermato quella notte dai carabinieri di Rivergaro è stata di condanna: quattro anni e venti giorni.

L’imputato doveva anche rispondere dell’accusa di furto, ma in questo caso è stato assolto. I difensori hanno annunciato Appello contro la sentenza. Il ragazzo ferito si era costituito parte civile nel processo, ma ha ritirato la costituzione a fronte di un risarcimento danni già versato dall’imputato. Ricordiamo che era stato ricoverato all’ospedale con diverse lesioni alla testa e alla schiena e giudicato guaribile in 45 giorni. Il processo è stato celebrato ieri con il rito abbreviato (rito che in caso di condanna consente di ottenre uno sconto di pena pari ad un terzo) davanti dal giudice Gianandrea Bussi. Pubblico ministero era Ornella Chicca. L’imputato, presente in aula, è difeso dagli avvocati Alessandra Mazzoran e Marzia Barberis. Anche la parte lesa era in Tribunale con l’avvocato Luca Gatti.

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