Sequestrata e violentata. Arriva l’aiuto della Fondazione per le vittime dei reati
20 Febbraio 2015 12:18
Da anni subiva violenze da parte dell’ex convivente ma viveva nel silenzio perché temeva che l’uomo potesse fare del male ai suoi due figli minorenni.
La situazione è precipitata la scorsa estate quando, dopo una serata con amici, in un accesso d’ira furibondo e incontrollato, l’uomo ha ripetutamente picchiato la giovane, minacciandola di morte con un coltello e costringendola, dopo averla trascinata in una zona boschiva isolata nei pressi della città, ad avere rapporti sessuali. Solo quando lui si è addormentato la donna è riuscita a scappare chiedendo aiuto a un automobilista di passaggio.
Dopo un’indagine da cui è emersa tutta la violenza di una relazione che durava ormai da anni, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di lesioni e maltrattamenti, sequestro di persona, violenza sessuale e atti persecutori nei confronti della compagna. La Fondazione emiliano romagnola per le vittime dei reati, di cui il comune di Piacenza è tra i soci fondatori, ha deciso di aiutare la donna per le spese più urgenti.
Conclude Dosi: “La Fondazione è stata voluta per poter intervenire con rapidità, senza dover affrontare i vincoli burocratici tipici della pubblica amministrazione, di fronte a emergenze, spesso drammatiche, delle vittime e delle loro famiglie pur mantenendo l’intervento nell’area della responsabilità pubblica”.
Sin dalla costituzione della Fondazione, presidente è l’on. Sergio Zavoli, mentre solo da pochi mesi direttrice è Elena Buccoliero. Nel Comitato dei garanti siede la piacentina Elisa Cavazzuti.
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