Protesta ai cancelli dell’Ikea, quattro nuove denunce

15 Dicembre 2012 18:29

AGGIORNAMENTO DELLE 18
Il blocco di Santa Lucia ai cancelli dell’Ikea non è stato privo di conseguenze: la Digos ha infatti denunciato 4 persone per occupazione abusiva di suolo pubblico, con riferimento alle proteste del 13 dicembre. Si tratta dei leader dei Cobas Aldo Milani e Mohamed Arafat e di due lavoratori, uno straniero e uno italiano. In quel caso, come peraltro stamattina, il sit in di protesta del sindacato di base e degli operai in lotta aveva impedito il passaggio dei camion in entrata e in uscita dai magazzini. Non è quindi escluso che arrivino altre denunce a carico dei promotori e degli autori del picchetto.
I Cobas si difendono: “Non era una manifestazione non autorizzata, ma si trattava di uno sciopero legittimo. Ci vogliono intimorire, però non ci riusciranno. Anzi, i nostri consensi aumentano: oggi negli stabilimenti i lavoratori hanno raccolto le firme per chiedere alle cooperative il reintegro dei 12 colleghi sospesi. E proprio contro questi provvedimenti martedì inizieremo a presentare i ricorsi ufficiali”.

NOTIZIA DELLE 8.30
Circa 30 facchini questa mattina alle 8 hanno bloccato l’ingresso al magazzino Ikea, che affaccia su via Caorsana, impedendo il passaggio dei dipendenti e la movimentazione delle merci. Grazie all’attività di mediazione della polizia i manifestanti si sono spostati e hanno permesso ai lavoratori di entrare. Poco prima delle 11 si è verificato un nuovo blocco rivolto ai camion in ingresso e uscita dall’azienda, la situazione è tornata alla normalità con un nuovo intervento di mediazione da parte delle forze dell’ordine.

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