Rottofreno, gare per le farmacie nel mirino: due indagati
27 Marzo 2015 07:05
La Procura della Repubblica accusa di corruzione Valerio Sartori, vicesindaco di Rottofreno, e Giancarlo Guidotti, farmacista di San Nicolò. Secondo quanto si è appreso, la vicenda giudiziaria fa riferimento ad una presunta consegna di denaro da parte dell’esercente all’amministratore pubblico. Entrambi respingono con decisione l’accusa e sostengono che il loro comportamento è sempre stato improntato alla massima correttezza e legalità. “Nessun favore a nessuno, si è trattato solo di un prestito temporaneo”, ha commentato Sartori, riferendosi alla consegna di denaro (poche migliaia di euro) da parte di Guidotti, filmata dagli investigatori. Il farmacista si è detto invece “molto sorpreso, visto che non ho partecipato al bando per la seconda farmacia a San Nicolò”.
In relazione ai fatti contestati, carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Piacenza si sono presentati sia nel Municipio di Rottofreno, sia nella farmacia di San Nicolò. Gli investigatori, con il maggiore Massimo Barbaglia e il luogotenente Pietro Santini, hanno acquisito un’ampia documentazione che verrà successivamente esaminata. Sono stati presi gli atti relativi alla vecchia gara comunale sulla farmacia, dal 2008 al 2011, e quelli sulla nuova gara in corso. Il tutto finirà sul tavolo del sostituto procuratore della Repubblica Roberto Fontana che coordina le indagini sulla vicenda.
Il sindaco di Rottofreno Raffaele Veneziani, in un lungo post su Facebook, ha detto di avere fiducia sia nel lavoro della magistratura, sia nei confronti del suo vicesindaco: “La gara per l’assegnazione della farmacia è gestita dalla Regione e né il Comune né il vicesindaco hanno alcun potere di incidere sull’esito. E’ questo il motivo per cui mi risulta difficile immaginare quali atti possano essere stati, in ipotesi, “addomesticati”: semplicemente non ce ne sono stati. La gara per la seconda farmacia va avanti. Oltretutto Giancarlo Guidotti, persona che conosco da tempo e che stimo, non ha neppure partecipato alla gara e, conseguentemente, non avrebbe avuto alcuna possibilità di aggiudicarsi la sede farmaceutica di nuova istituzione”.
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