Finta bara, fiori e un fiume di necrologie
In scena il funerale della montagna

21 Dicembre 2012 15:33

Fuori dal palazzo della Provincia, in corso Garibaldi, è stata allestita una finta camera mortuaria in perfetto stile: candele, una bara in legno chiara, rose gialle e una scritta chiara, con accuse pesanti. “La politica ha ucciso la montagna”. Il funerale della montagna è stato organizzato dal consigliere provinciale del gruppo misto di minoranza Bruno Ferrari, alla presenza di un gruppo di cittadini dell’alta Valnure, di un finto monsignore e di un becchino.

“In montagna non ci sono voti e così tutti si dimenticano di noi, delle nostre strade, dell’assenza di lavoro dai nostri territori – ha detto il consigliere -. Non dedico questo funerale alla montagna, ma anche a tutte quelle imprese che, in tempo di crisi, hanno dovuto chiudere, per colpa, anche in questo caso, di una politica cieca”.

Accanto alla bara, in tantissimi si sono fermati a firmare il registro presenze, una raccolta firme per sensibilizzare gli amministratori sulla montagna “morta” e abbandonata.

 

© Copyright 2024 Editoriale Libertà