Case popolari, donna esclusa dal bando e denunciata. M5S: “Il Comune risarcisca”
11 Maggio 2015 13:06
Esclusa dal bando per l’assegnazione di alloggi popolari e denunciata. È successo a una signora piacentina: “per un mero ed esclusivo errore degli uffici del Comune, la donna, una 40enne, è stata denunciata per falso e condannata”, racconta Mirta Quagliaroli del Movimento 5 Stelle, che ha convocato la stampa per rendere nota la vicenda, scaturita nel 2013 da un’errata compilazione della documentazione. Grazie all’intervento del suo legale, la signora è stata poi assolta in sentenza definitiva “perché il fatto non sussiste”.
“Si tratta di un errore di compilazione delle carte, che ha causato un danno notevole in termini economici alla diretta interessata, che continua a pagare un affitto normale e che meriterebbe una transazione dignitosa di risarcimento per l’esclusione e per la vicenda legale”, dichiara Quagliaroli.
Oggi, davanti alla sede del Comune, Quagliaroli era affiancata dal consigliere Andrea Gabbiani e dall’avvocato Daniela Pelizzari, che ha assistito la donna. “Purtroppo – ha affermato il legale – l’Avvocatura del Comune nega l’errore, nonostante l’assoluzione, e quindi il risarcimento”. “Temiamo che ad altri sia capitata la stessa cosa ed è grave”, ha commentato Gabbiani.
Abbiamo raccolto il commento di Elena Vezzulli, dirigente dell’Avvocatura comunale: “La signora ha dichiarato cose non vere all’ufficio abitazioni e si è vista attribuire dei punti che non le spettavano per avere l’alloggio popolare. Al momento della verifica da parte degli uffici comunali, è scattata, come dovere d’ufficio, la segnalazione alla Procura. La successiva assoluzione della signora non ha comportato nessuna condanna per il Comune e non ha riconosciuto responsabilità da parte degli uffici. I danni morali e patrimoniali di 6mila euro che ora lei chiede devono essere dimostrati”.
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