Imprese piacentine, poca innovazione. Nordmeccanica rilancia Terme di Salso
17 Giugno 2015 18:44
A Piacenza non fa innovazione il 52,7% delle aziende mentre in Emilia-Romagna la percentuale scende al 39,1%. È questo uno dei dati contenuti nel report presentato da Paola Graziano e da Paolo Rizzi dell’Università Cattolica, nell’ambito della ricerca “Innovazione e Networking a Piacenza”, presentato oggi al Salone d’Onore della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
I brevetti piacentini, come illustrato da Rizzi, sono 65,2: una provincia dunque meno innovativa della media regionale che vede 128,3 brevetti ogni milione di abitanti.
Scorrendo ancora i dati importanti, sono 35 i milioni del fatturato medio delle imprese che hanno investito in brevetti nel 2013 a fronte di 3 milioni di quelle che non hanno investito. Chi investe – questa la certezza – ottiene migliori performance.
L’argomento è stato dibattuto all’interno di una tavola rotonda, alla presenza di Michele Monno del Musp, Cristian Camisa di Confapindustria, Francesco Rolleri della Provincia, Francesco Timpano del Comune di Piacenza, moderati da Enrico Ciciotti del Lel.
Presente il giornalista Antonio Calabrò, intervistato dal direttore di Libertà, Gaetano Rizzuto, e autore del libro “La morale del tornio”. Hanno dato la loro testimonianza gli imprenditori Antonio Cerciello, Marco Livelli e Luciano Groppelli.
Intanto C’è la firma di Antonio Cerciello di Nordmeccanica nella rinascita delle terme di Salsomaggiore. Dopo la vittoria nella pallavolo, l’imprenditore dimostra di essere in prima linea nelle nuove sfide e punta al sistema termale: “Confermo – ha detto a margine del partecipato incontro “Innovazione e networking dell’industria piacentina” nella sala della Fondazione -. E non avrei partecipato a questa partita se non pensassi di farcela ad aprire una nuova stagione, ho fiducia”. A fare il tifo, con lui, anche il Consorzio di Tabiano e altri investitori.
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