Chiusura uffici postali, i sindaci pronti a fare causa a Poste

07 Settembre 2015 11:39

poste in collina biana

Da questa mattina sono chiusi, a quanta pare in via definitiva, gli uffici postali di Santimento, Biana, Godi, Rezzano, San Giuliano, San Nazzaro, Settima e Vicobarone. Un piano di riorganizzazione delle Poste fin da subito contestato, sulla scia delle preoccupazioni e dei timori dei cittadini, dai sindaci dei comuni interessati, pronti a fare causa all’azienda.

“In questa fase, non possiamo che associarci alla rabbia dei nostri compaesani che vedono ancora una volta la scelta di servizio al territorio superata dalle logiche di mercato e dalla ricerca del profitto. Non ci riconosciamo in queste Poste che agiscono alla stregua di una qualunque banca o assicurazione privata e rimpiangiamo invece quella azienda statale che aveva come primo scopo quello di servire il cittadino in condizioni di economicità e sostenibilità”, hanno scritto in una lettera aperta i sindaci di Rottofreno, Pontedellolio, San Giorgio, Carpaneto, Castelvetro, Monticelli, Gossolengo e Ziano.
“Ma offrire un servizio anche in zone del territorio meno servite può essere considerato uno spreco, da parte di un soggetto in mano statale?”, si domandano ancora i sindaci, ricordando la lunga serie di incontri effettuati e di proposte avanzate per scongiurare questo piano di razionalizzazione così duro per il nostro territorio. “Domani – concludono – si terrà a Bologna un nuovo incontro all’Anci per valutare se e quali siano i margini giuridici per radicare nei confronti di Poste dei procedimenti avanti la Magistratura amministrativa per ottenere la sospensione del piano di razionalizzazione e la revoca dello stesso”.

CHIUSURA POSTE, LETTERA APERTA DEI SINDACI

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