Per trovare Filippo Agnelli, disperso nell’alluvione, in azione il cane Askan
22 Settembre 2015 18:00
“Le ricerche del corpo di Filippo Agnelli non si sono mai fermate e, anzi, vengono condotte con l’impiego di cani particolari e unici in tutta Italia”. A chiarirlo è il comandante della compagnia dei carabinieri di Bobbio Gianluca Muscatello, a seguito dell’appello lanciato ieri dal sindaco di Bettola Sandro Busca a non interrompere le ricerche di Agnelli, inghiottito dal Nure in piena assieme al figlio Luigi e mai più ritrovato.
Per l’occasione, è arrivato a Piacenza il cane Askan, specializzato nel riconoscimento e nella ricerca di tracce ematiche e di cadaveri anche sott’acqua. “Si tratta di un animale unico in Italia a disposizione dell’Arma che è stato addestrato due mesi in Germania proprio a questo scopo” – spiega Muscatello. “È arrivato direttamente da Bologna lunedì scorso ed ha iniziato a battere sia la zona sul greto del fiume dove l’auto è precipitata in Nure, sia dove è stata poi ritrovata”.
Notizia delle 12.30 – E’ passata una settimana esatta dal ritrovamento del corpo senza vita di Luigi Agnelli mentre proseguono le ricerche del padre Filippo di 67 anni. L’auto sulla quale viaggiavano era precipitata nel Nure, all’altezza di Recesio, dove la Provinciale aveva ceduto all’ondata di piena del fiume alle 5.45 di lunedì scorso. La jeep era stata trovata nei pressi di Spettine e il corpo di Luigi a poca distanza. Del padre Filippo ancora nulla. La Prefettura di Piacenza fa sapere che le ricerche proseguono con Vigili del fuoco, Esercito, Corpo forestale, Soccorso alpino e coordinamento dei volontari. Al momento l’attività è legata al movimento terra con le ruspe e mezzi idonei per spostare i cumuli di arbusti e massi trascinati dal fiume.
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