Esposto in Procura sul 118: critico l’Ordine dei Medici. L’Ausl si difende
31 Ottobre 2015 17:55
“Il consiglio straordinario dell‘Ordine dei Medici ha riscontrato che vanno riviste le procedure degli interventi del 118 e adeguate alle normative. Anche il numero degli equipaggi va adeguato alle nuove direttive”. A parlare è il presidente Augusto Pagani, che si dice disponibile ad un confronto con Ausl e Regione. A spingere l’Ordine dei Medici ad approfondire questi temi è stata la segnalazione partita dallo Snami, il sindacato medico regionale. È stato presentato nei giorni scorsi anche un esposto alla Procura della Repubblica. Nel mirino delle accuse c’è anche il ricorso ad infermieri su ambulanze del 118 per pratiche delegate da medici.
“L’Ordine vuole fare la sua parte nell’interesse del cittadino, al quale va garantita la migliore assistenza sanitaria possibile” commenta Pagani.
“È materia di competenza regionale” afferma invece il direttore generale dell’Ausl Luca Baldino, secondo il quale sarà la Regione a doversi esprimere sugli standard del territorio: “Riteniamo comunque che il tipo di organizzazione che abbiamo oggi sia sufficiente, vedremo se sarà o meno necessario adeguarsi. In tal caso dovremo utilizzare risorse nostre”.
Baldino ha parlato anche del rapporto tra le professioni, medici e infermieri: “I nostri operatori agiscono all’interno di procedure ben definite dall’Azienda sanitaria. In un mondo che continua a trasformarsi, sembra un po’ una battaglia di retroguardia. Ci sono mansioni che in totale sicurezza possono essere svolte dal personale infermieristico, lasciando concentrare il personale medico su attività a più alta specializzazione. A noi sembra il percorso da intraprendere, ma c’è una diversità di vedute con gli ordini e affronteremo la questione nella totale correttezza. Anche questo comunque rientra nelle competenze regionali”.
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