Un imprenditore: “Diedi soldi e gioielli a Bazzoni e a due funzionarie delle Entrate”
15 Gennaio 2013 19:46
Lunga deposizione in tribunale di un imprenditore, tra i principali accusatori del commercialista Carlo Bazzoni, a processo con le accuse di estorsione e tentato millantato credito. Accuse che il commercialista ha sempre respinto. L’imprenditore nel settore delle macchine utensili ha ricordato di essere stato avvisato di un accertamento dell’Agenzia delle Entrate dal commercialista e che successivamente due funzionarie dell’Agenzia e lo stesso Bazzoni gli avevano chiesto: le prime gioielli per seimila euro e il secondo diecimila euro che avrebbe dovuto utilizzare per ammorbidire il controllo. In un successivo accertamento con gli stessi protagonisti, la richiesta era stata invece di diecimila euro in gioielli, quindicimila in contanti per mitigare l’accertamento e cinquemila per lo stesso commercialista (le due funzionarie hanno già definito la loro posizione con un patteggiamento e una condanna davanti al gip e la condanna è stata impugnata). L’imprenditore ha poi riferito di avere registrato diverse conversazioni con Bazzoni e che le stesse sono state consegnate alle forze dell’ordine. I difensori dell’imputato hanno evidenziato diverse contraddizioni nella testimonianza. L’udienza è stata poi aggiornata.
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