“Penso che un sogno così…”: ovazione per Beppe Fiorello al Municipale
17 Febbraio 2016 00:00
Un garbato e romantico gioco di specchi. Una matriosca piena di canzoni e di ricordi. Un omaggio al padre filtrato attraverso le canzoni e la presenza costante di Domenico Modugno, Mimmo, sempre lì accanto a lui e davanti a noi come una specie di amico immaginario, e con la presenza costante del suo stesso doppio, “u picciriddu”, quel bambino troppo timido che serbava nel suo cuore taciturno il sogno di cantare.
Facendo leva sulla nostalgia, soffiata delicatamente in un testo scritto a regola d’arte (a quattro mani con Vittorio Moroni), sulla sua presenza scenica elegante e magnetica, sulla sua voce presente, intonatissima, vibrante, nasale al punto giusto, sul contributo dei bravi chitarristi al suo fianco (Daniele Bonaviri e Fabrizio Palma) e sui binari precisi di una direzione essenziale ma coinvolgente firmata da un regista e autore teatrale e televisivo di grande competenza e fantasia come Giampiero Solari; Beppe Fiorello, l’ei fu Fiorellino erede del Karaoke del fratello Rosario nelle piazze italiane di ormai tanti anni fa, ha emozionato un Teatro Municipale tutto esaurito.
“Penso che un sogno così…”, proposto da Teatro Gioco Vita, è un pout-pourri di teatro d’attore, musical e narrazione sottoforma di diario e di intima confessione. Una miscela piacevole e ben amalgamata che ha meritato ovazioni e applausi a non finire. Lo spettacolo è in replica di mercoledì 17 alle 21. La recensione estesa dello spettacolo, su “Libertà” di giovedì.
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