Gli industriali a Fuori Sacco: “Non facciamo squadra, serve cambiare”
09 Marzo 2016 23:10
Piacenza che non fa squadra, un comparto agroalimentare che fa da traino ma che deve imparare l’arte del “sapersi vendere” con maggiore efficacia, un comparto metalmeccanico che tiene nonostante un export inferiore alle attese e poi il settore edile, nuovamente maglia nera.
Lo Spazio Rotative di Telelibertà ha ospitato per la serata di Fuori Sacco, buona parte del consiglio direttivo di Confindustria, a cominciare dal presidente Alberto Rota, oltre ai rappresentanti dei lavoratori: sul tavolo, l’analisi del corposo report fornito del Centro Studi dell’associazione degli industriali e che ha messo a confronto gli ultimi due semestri del 2014 e dello scorso anno.
Dati che rimangono al di sotto delle aspettative e che sono influenzati in maniera considerevole dalla crisi petrolifera. In tutto questo, non sono mancati gli squarci di fiducia e positività. Stando a Filippo Colla, presidente dei Giovani Industriali, “siamo i migliori nell’ideare e nel creare, dobbiamo soltanto migliorare nella fase della proposta, con una maggiore organizzazione”.
Nicoletta Bracchi e Michele Rancati hanno poi sollecitato gli ospiti in studio, riguardo all’aspetto cruciale rappresentato dall’occupazione: “Il Jobs Act ha regalato agli imprenditori la spinta e il coraggio per puntare maggiormente sulle assunzioni di personale: credo sia stato uno strumento positivo” ha detto Rota. Il tutto, mentre ventimila impiegati nel comparto metalmeccanico piacentino, sono in attesa del rinnovo contrattuale: “Siamo ancora lontani da un accordo” ha detto Francesco Bighi (Uil).
Per chiudere, uno spaccato sul settore edile che rimane la vera nota dolente: “Il settore è uscito tremendamente indebolito e a Piacenza gli operatori rimasti sono davvero pochi. La valorizzazione delle aree militari? Sì, può rappresentare una via d’uscita, a patto che si parta subito” ha detto Filippo Cella, presidente della Scuola Edile.
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