Jagtar strozzato al culmine di una violenta lite. Convalidati i 4 arresti

06 Settembre 2016 06:45


Strozzato a morte con la stessa corda servita poi per legare mani e piedi, in modo che il corpo senza vita entrasse meglio nei sacchi neri usati per farlo sparire, gettandolo dal ponte di Tuna. È questa l’ipotesi più accreditata che gli inquirenti seguono per ricostruire la drammatica lite durante la quale i 4 operai agricoli indiani arrestati avrebbero ucciso Jagtar Singh, il collega connazionale che, secondo le ipotesi investigative, si sarebbe trattenuto per mesi i loro stipendi. Una volta scoperto, stando alle accuse, avrebbe pagato con la vita questo suo comportamento.

Questa mattina, 6 settembre, gli indagati (che devono rispondere di omicidio volontario e occultamento di cadavere) sono comparsi di fronte al Giudice per le indagini preliminari di Piacenza Giuseppe Bersani, che ha convalidato i loro arresti. Pare che dai quattro siano arrivate alcune importanti ammissioni, ma che abbiano anche smentito la premeditazione del delitto, avvalorando la tesi del regolamento di conti finito in modo tragico.

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