“Le tue parole luce per sempre, Piacenza ti abbraccia”. L’ultimo saluto al Papa

27 Febbraio 2013 12:15

AGGIORNAMENTO DELLE 11.40 – “Il cuore di un Papa si allarga al mondo intero” per questo il pontefice ha ringraziato tutti i collaboratori. “La Chiesa è un corpo vivo, sperimentare in questo modo è vedere che la Chiesa è viva nonostante molti parlino del suo declino. Ho sentito le forze venire meno e ho chiesto a Dio di farmi fare la scelta giusta per la Chiesa” Gli applausi sono scroscianti. “Ringrazio per il rispetto e la comprensione, continuerò ad accompagnare la Chiesa nella preghiera, vi chiedo di ricordarmi davanti a Dio. Io chiedo l’intercessione di Maria, Dio guida la sua Chiesa anche nei momenti difficili, nel cuore di ciascuno di voi ci sia sempre la certezza che Dio è vicino a noi”. Tutti i fedeli si sono alzati in piedi per un lungo applauso gridando ancora “Benedetto Benedetto”.

AGGIORNAMENTO DELLE 11.10Il discorso del Papa – “Vi ringrazio di essere venuti così numerosi. Sono veramente commosso e vedo la Chiesa viva”. Sono le prime parole di Benedetto XVI aprendo la sua ultima udienza generale.

“Grazie di cuore, sono veramente commosso e penso che dobbiamo davvero dire grazie perchè la Chiesa è viva; penso che dobbiamo dire grazie anche perchè il tempo oggi è bello”. “In questo momento il mio animo si allarga per abbracciare tutta la Chiesa sparsa nel mondo”. “Il 19 aprile del 2005 ho pensato: Signore, che cosa mi chiedi? È un peso grande quello che mi poni sulle spalle ma se Tu me lo chiedi sulla Tua parola getterò le reti, e il Signore mi ha veramente guidato”. “In questi ultimi anni il cammino della Chiesa ha avuto momenti di gioia ma anche momenti non facili” nei quali “le acque erano agitate, il vento contrario e il Signore sembrava dormire”. Lo ha detto Papa Benedetto XVI aggiungendo: “Ho sempre saputo che in quella barca c’è il Signore, la barca della Chiesa non è mia”.

“Un Papa non è da solo nella guida della barca di Pietro, anche se è la sua prima responsabilità; e io non mi sono mai sentito solo nel portare gioia e peso del ministero petrino; il Signore mi ha messo accanto tante persone che, con generosità e amore a Dio e alla Chiesa, mi sono state vicine”. “In questo momento c’è in me una grande fiducia” perchè il Vangelo “è la forza della Chiesa”, “purifica, rinnova, porta frutto. Questa è la mia fiducia, questa è la mia gioia”.

Il Papa ha quindi ringraziato quanti lo hanno accompagnato in questi anni, citando i fratelli cardinali, i collaboratori, “ad iniziare dal mio Segretario di Stato”, la Segreteria di Stato e l’intera curia romana, la sua diocesi, e ricordato anche “i tanti volti che non emergono, che rimangono nell’ombra, ma proprio nel silenzio e nella dedizione quotidiana, con spirito di fede e umiltà, sono stati per me un sostegno sicuro ed affidabile”.

A proposito della scelta di lasciare l’incarico petrino ha detto che “Ho fatto questo passo nella piena consapevolezza della sua gravità e anche novità, ma anche con una profonda serenità d’animo”. Il Papa ha detto che “in questi ultimi mesi le forze erano diminuite” e di aver “chiesto a Dio” di “illuminarmi” per “prendere la decisione più giusta” per “il bene della Chiesa”.
Il Papa ha ringraziato “tutti e ciascuno anche per il rispetto e la comprensione con cui avete accolto questa decisione così importante”.

“Chi assume il ministero petrino – ha detto il Papa ritornando con il pensiero ai sentimenti del giorno dell’elezione – non ha più alcuna privacy. Appartiene sempre e e totalmente a tutti, a tutta la Chiesa. Alla sua vita viene, per così dire, totalmente tolta la dimensione privata. Ho potuto sperimentare – ha aggiunto – e lo sperimento precisamente ora, che uno riceve la vita proprio quando la dona”. “Non ritorno alla vita privata, ma non avrò una vita di viaggi, incontri, ricevimenti, conferenze, eccetera. Nel servizio della preghiera resto, per così dire, nel recinto di San Pietro”.

“Non abbandono la croce ma resto in modo nuovo presso il Signore Crocifisso”. “Vi chiedo di ricordarmi davanti a Dio, e soprattutto di pregare per i Cardinali, chiamati ad un compito così rilevante, e per il nuovo successore dell’Apostolo Pietro: il Signore lo accompagni con la luce e la forza del suo Spirito”.

È terminato con un lungo applauso e una standing ovation dei fedeli durati circa un minuto il discorso del Papa alla folla a San Pietro. Poi molti hanno ritmato con l’applauso delle mani il nome Benedetto acclamandolo. Durante il suo discorso, il Papa è stato interrotto oltre una decina di volte dagli applausi.

“Grazie per il vostro affetto e amore. Grazie per questi otto anni tra di voi. Grazie per la gioia della vostra fede, sentimenti che ricambio cordialmente assicurando la mia preghiera per voi, per le vostre famiglie, per la cara Italia, per Roma”. Lo ha detto il Papa salutando i pellegrini di lingua italiana al termine dell’udienza generale.

AGGIORNAMENTO DELLE 10.40 – L’attesa è finita: Benedetto XVI è arrivato con dieci minuti di ritardo in piazza San Pietro a bordo della Papa mobile accolto dal calore dei ducentomila fedeli accorsi per l’ultimo abbraccio prima del suo ritiro in clausura. La piazza ha applaudito e urlato a gran voce “Benedetto, Benedetto” sventolando bandiere e striscioni. Tra loro anche i duecento pellegrini piacentini con lo striscione “Le tue parole luce per sempre. Piacenza ti abbraccia”. È un momento che passerà alla storia. Non mancano scene di commozione nemmeno tra la stampa internazionale radunata sulla terrazza del braccio di Gregorio Magno del colonnato del Bernini. Nell’ultimo tratto, prima di arrivare all’altare, la papa mobile si è fermata e Benedetto XVI ha preso in braccio un bambino.

AGGIORNAMENTO DELLE 9.50 – I duecento pellegrini piacentini sono approdati in piazza San Pietro dopo aver assistito alla celebrazione del Vescovo Ambrosio in basilica. Il gruppo ha esposto lo striscione con la scritta “Le tue parole luce per sempre, Piacenza ti abbraccia”.

PIACENTINI IN PIAZZA SAN PIETRO PER L’ULTIMA UDIENZA DI BENEDETTO XVI
AGGIORNAMENTO DELLE 9 – Piazza San Pietro a un’ora e mezza dall’inizio dell’ultima udienza di Benedetto XVI è già gremita e festante. I cori dei ragazzi, la banda di Monaco di Baviera e i colori delle bandiere stanno animando la lunga attesa. Il braccio di Carlo Magno del colonnato del Bernini sta ospitando la stampa arrivata da tutto il mondo per l’evento epocale.’Luminosissimo maestro, indomabile testimone, grazie Santo Padre è lo striscione più imponente presente nella piazza.

NOTIZIA DELLE 7.30 – Sveglia all’alba questa mattina per i duecento pellegrini partiti ieri da Piacenza alla volta di Roma per assistere all’ultima udienza del Papa. Dalle 20 di domani la sede sarà vacante dopo le dimissioni di Benedetto XVI. Tra i piacentini si respira un clima di attesa e curiosità per conoscere il contenuto dell’udienza e per vedere per l’ultima volta Joseph Ratzinger pontefice. I piacentini prima dell’udienza assisteranno alla Messa celebrata in San Pietro dal vescovo Gianni Ambrosio all’altare della Confessione. Ieri i pellegrini hanno visitato le basiliche di San Paolo fuori le Mura e San Giovanni in Laterano.

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