Gelo a scuola, la proposta della ditta del calore: “Disponibili a sostituire una caldaia”
11 Gennaio 2017 17:42
Sono ritornati a scuola, dopo due giorni di stop forzato, i bambini della scuola elementare di Cortemaggiore. La temperatura polare delle aule, 4 gradi lunedì mattina e 12 il giorno successivo, a causa di un problema all’impianto di riscaldamento, aveva costretto la direzione scolastica a rimandare tutti a casa. Con non pochi disagi per genitori e nonni costretti a improvvise variazioni di programma, soprattutto per chi si trovava già al lavoro senza possibilità di fare ritorno o di un luogo sicuro e caldo dove lasciare figli e nipoti.
“La situazione è tornata alla normalità questa mattina – ha spiegato il sindaco Gabriele Girometta – e gli studenti hanno potuto fare ritorno in aula. Sono dispiaciuto per quanto è successo – ha detto – e del disagio che questa situazione ha portato ai cittadini. Abbiamo segnalato il problema a Consip, la società pubblica che gestisce questo tipo di appalti per la pubblica amministrazione – ha proseguito il primo cittadino – e siamo in attesa di una loro decisione in merito ad eventuali azioni legali”.
Nel frattempo la ditta appaltatrice, oltre ad avanzare le proprie scuse, ha assunto le proprie responsabilità, rimuovendo il responsabile della gestione calore e rendendosi disponibile alla sostituzione a loro spese di una vecchia caldaia in carico al Comune. “Una proposta che prenderemo in considerazione – ha concluso Girometta”.
Il gelo non è però riuscito a raffreddare gli animi di alcuni genitori, che oltre al mancato diritto all’istruzione dei propri figli, hanno lamentato una superficialità da parte dell’amministrazione pubblica nella gestione dell’emergenza.
“E’ giusto che se la ditta appaltatrice ha sbagliato, paghi – affermano alcune mamme in una email giunta in redazione – E’ però altrettanto doveroso che tutte le istituzioni coinvolte – Comune e scuola in primis – si accertino che un tale disservizio non succeda più”.
Una missiva dai toni severi, che termina però con una nota positiva: un “Grazie” da parte delle mamme a tutti i genitori, nonni e zii, che hanno accolto in casa propria anche i bambini di quelle famiglie che non hanno avuto la possibilità di prendersi ferie e non hanno parenti stretti cui affidare i figli “all’ultimo minuto”.
“Grazie della solidarietà! – conclude l’email – Ancora una volta la società civile ha dato lezione alle istituzioni“.
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