Luna park, la discussione in consiglio. Il Pd chiede spiegazioni

25 Marzo 2013 07:00

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“Prima di dare un qualsiasi giudizio, vorremmo che fosse chiaro e certo che come gruppo Pd ci faremo spiegare nel dettaglio e accuratamente in che modo il luna park potrebbe essere allestito in viale Malta. Vorremmo capire il progetto, gli spettacoli, come la giunta intenda concretamente realizzarlo. Solo allora ci pronunceremo”.
Il via libera del Pd al trasloco del luna park in viale Malta resta quindi in sospeso, e non è così scontato come sarebbe potuto sembrare agli occhi delle logiche di partito. Ad annunciarlo è il capogruppo Daniel Negri, in vista della seduta di consiglio comunale prevista per oggi pomeriggio a palazzo Mercanti. Da giorni, ormai, non si fermano i commenti su Facebook sulla possibile dislocazione del Luna Park, a partire da quelli che stanno animando un vero e proprio gruppo nato sul portale di comunicazione online, “No al Luna Park in viale Malta”, “alimentato” soprattutto dai residenti della zona. A intervenire nel dibattito, interpellato, è anche il direttore dell’Unione Commercianti, Giovanni Struzzola, che invita ad avere una posizione equilibrata sul caso. «Io credo che, come in tutte le proposte, si debba valutare con buon senso ogni aspetto della questione – commenta -. L’amministrazione comunale ha parlato di “esperimento” e come tale dovremmo trattarlo. È chiaro che il Luna Park non sarebbe mai stato spostato senza l’Adunata nazionale degli Alpini. Credo che, in quelle giornate, un po’ di spirito di sopportazione sarà necessario, perché l’arrivo degli Alpini condizionerà necessariamente la città. Certo, a causa della presenza della clinica, la collocazione non è ottimale ma credo che con una buona organizzazione e tanta volontà si possa trovare una forma di mediazione che garantisca il rispetto di tutte le parti e il minor disturbo possibile. Si può fare un test: se dopo una settimana il disturbo sarà realmente insopportabile, l’amministrazione potrà tornare sui suoi passi e revocare la decisione».

 

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