Primo studio italiano al Farnese sulle tecniche dell’artista. In “Angelo custode” un puttino mai visto
23 Maggio 2017 05:00
Avrà cambiato idea durante la realizzazione del quadro? Qualche ripensamento in corso d’opera? A occhio nudo è difficile da capire ma con le attrezzature giuste, ecco svelati tutti i segreti del grande Guercino. E’ partito a Piacenza il primo studio italiano completo sull’artista centese che, attraverso un’indagine diagnostica multispettrale, permette di vedere sotto lo strato della pellicola pittorica. A condurla il centro diagnostico dell’università beni culturali di Bologna con sede a Ravenna. I risultati serviranno a costruire un atlante delle opere d’arte del Guercino che terrà conto degli aspetti tecnici e permetterà di capire meglio come l’artista lavorava. Saranno importanti i contributi che forniranno i singoli musei. In una prima fase verranno analizzate 50 opere del pittore. Le rilevature sono in corso a palazzo Farnese dove, fino al 4 giugno, è ospitata la mostra dedicata a Guercino. E ci sono già le prime scoperte: nel quadro “Angelo Custode” è stata rilevata la presenza di un puttino sotto le nuvole, poi cancellato dall’artista. Lo studio durerà due anni.
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