Danneggiati pomodoro e mais dolce. Zermani: “110 milioni di danni”. DIGA MIGNANO VISTA DAL DRONE
24 Giugno 2017 16:48
“Al momento stimiamo 110 milioni di euro di danni, soprattutto concentrati nelle coltivazioni di pomodoro e mais dolce della Val d’Arda, un areale di circa 13mila ettari”.
E’ Fausto Zermani, presidente del Consorzio di Bonifica piacentino, ad annunciare i calcoli fatti dalle associazioni di categoria del mondo agricolo, in seguito all’emergenza siccità che sta stringendo il piacentino nella morsa del caldo. Situazione aggravata dalla mancanza di acqua, negli invasi e nelle falde, che impedisce l’irrigazione delle colture in campo.
“A questi danni che comprendono anche l’indotto, – ha spiegato Zermani –, va aggiunta la mancata redditività delle coltivazioni che a causa della emergenza idrica non sono state piantate, circa 300 ettari di mais dolce”.
Carenza d’acqua confermata dalle immagini aeree della diga di Mignano riprese da un drone di Sky View e fornite da Francesco Tiramani.
Quello che mostrano è un invaso ormai verso l’esaurimento, con una cubatura d’acqua disponibile inferiore a 800mila metri cubi, rispetto agli oltre 13 milioni a pieno regime. Meno del 7%. Il livello di massima della diga sull’Arda si trova a quota 357 metri sul livello del mare. Oggi il pelo dell’acqua è 45 metri più sotto, a quota 312.
“Una disponibilità destinata a calare costantemente – spiega Zermani -: ogni secondo che passa vengono prelevati 100 litri ad uso idropotabile”. Dal 14 giugno scorso, infatti, i rubinetti per l’irrigazione dei campi sono stati completamente chiusi.
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