Tra urla e spintoni, bar di via Pozzo chiuso per 20 giorni dalla Questura. Due stranieri denunciati
15 Novembre 2017 12:55
Momenti di tensione questa mattina, mercoledì 15 novembre, quando la polizia si è presentata in un bar di via Pozzo per ordinarne la temporanea chiusura.
Presenza di pregiudicati per vari reati, musica alta e scarsa igiene. E’ questa la situazione riscontrata dagli agenti durante alcuni controlli che si sono svolti in diverse occasioni nei mesi scorsi e che hanno indotto la questura ad emettere un provvedimento di chiusura per il locale. Tra gli episodi sotto la lente della questura anche la maxi rissa della sera di domenica 29 ottobre.
L’attività è stata temporaneamente sospesa per 20 giorni ai sensi dell’articolo 100 del Testo unico di pubblica sicurezza per ragioni di ordine pubblico. La polizia si è presentata sul posto questa mattina con due volanti e il vice questore aggiunto Michele Rana per notificare la chiusura al titolare, un giovane egiziano.
Durante l’intervento si sono verificati episodi di tensione. Alcuni giornalisti presenti per documentare la chiusura del locale sono stati insultati e strattonati da un 43enne egiziano padre del 20enne titolare dell’attività. La moglie dell’egiziano, una romena di 51 anni si è scagliata invece contro i poliziotti. Alla scena hanno assistito numerosi cittadini attirati dalle urla della donna. Entrambi sono stati condotti in questura per accertamenti. L’uomo è stato denunciato per resistenza e rischia la denuncia per lesioni nei confronti di una giornalista mentre la donna è stata denunciata per resistenza oltraggio e ingiuria.
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