Caduto nel pozzetto: “Chiedo i danni al Comune, bisognava intervenire prima”
16 Novembre 2017 13:46
“Il tombino sembrava chiuso ma quando ho appoggiato il piede sono sprofondato all’interno di un pozzo, se fosse capitato a un bambino sarebbe stata una tragedia”. A parlare è A.D. 38enne residente a I Vaccari che, la sera del 7 novembre scorso, intorno alle 18, è precipitato all’interno di un pozzetto alto un metro e mezzo mentre stava passeggiando con il cane nei giardini della frazione. Racconta quanto è accaduto alle telecamere di Telelibertà mentre è costretto a camminare con le stampelle. Nella caduta ha infatti riportato la frattura della testa del perone, un trauma lombare e rachide cervicale ed è in attesa di effettuare ulteriori accertamenti per verificare eventuali danni ai legamenti.
“E’ stato un incidente imprevedibile – spiega l’uomo – perché il tombino non era aperto ma appoggiato su tre mattoni, praticamente una trappola. Ci sono passato sopra e sono finito dentro alla voragine. Quando sono riuscito ad uscire ho chiamato subito la polizia Municipale per provvedere alla chiusura prima che qualcun altro si facesse male”. Il 38enne ha poi chiamato il 118 perché i dolori erano troppo forti ed è stato trasportato all’ospedale di Piacenza. “Devo fare 25 giorni di gesso e poi si vedrà” – spiega l’uomo, responsabile commerciale di una ditta a Milano. “I miei datori di lavoro mi stanno supportando ma i disagi, anche nella vita quotidiana, non mancano, non posso neppure accompagnare i miei due figli a scuola”.
L’uomo ha deciso di avanzare una richiesta di risarcimento danni al Comune di Piacenza affidandosi all’avvocato Dario Cavazzuti: “Lo faccio perché non è giusto che i provvedimenti si prendano solo se qualcuno si fa male, nel giro di pochi giorni hanno sistemato tutto cementando i tombini dell’area; un lavoro anche andava fatto già negli anni passati ma non siamo stati ascoltati” – ha concluso la vittima dell’infortunio.
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