Consiglio pastorale, le parrocchie diventino “comunità di comunità”
16 Novembre 2017 17:37
Prima riunione del Consiglio presbiterale diocesano nella mattina di giovedì 16 novembre, presieduta dal vescovo monsignor Gianni Ambrosio, durante la quale il tema principale ha riguardato la ristrutturazione pastorale della diocesi. Essenzialità e corresponsabilità sono i criteri, già al centro del percorso pastorale della diocesi in questi anni, ribaditi dal vicario generale mons. Luigi Chiesa.
“Occorre – ha sottolineato il vicario – mettere a fuoco che cosa è alla base della vita della comunità cristiana: l’ascolto della Parola di Dio, la celebrazione dell’eucaristia, la vita di fraternità e la testimonianza della carità. La corresponsabilità – ha proseguito monsignor Chiesa -, è a sua volta la strada per valorizzare tutti, dai sacerdoti ai religiosi ai laici, in un pensare insieme la vita pastorale. I laici, che hanno il compito di portare il lievito del Vangelo nel mondo, non sono chiamati in gioco solo perché diminuiscono i sacerdoti, ma per vivere ogni giorno il dono e gli impegni del battesimo“.
“Occorre pensare quale sarà la situazione della diocesi tra dieci anni – ha spiegato don Paolo Cignatta, coordinatore degli Uffici e dei Servizi pastorali -: si rende necessaria una nuova mentalità strutturando le parrocchie sul territorio della diocesi, dalla pianura alla montagna, soprattutto attorno ai centri della vita civile e sociale. Le nuove parrocchie che potranno nascere – sono le sue parole – saranno “comunità di comunità”. Da qui l’ipotesi di una riorganizzazione dei confini delle parrocchie, non solo quelle di montagna ma anche quelle cittadine.
“L’obiettivo – conclude don Cignatta – è quello che precisa Papa Francesco, nell’enciclica Evangelii Gaudium, che le parrocchie abbiano la capacità di riformarsi rimanendo una realtà significativa di missione tra la gente.
Nessun cenno sui fatti di cronaca che coinvolgono don Angelo Bertolotti, ma un invito alla riservatezza in considerazione della delicatezza della vicenda.
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