Edugate compie un anno: bilancio del progetto europeo
15 Dicembre 2017 17:14
Primo anno di attività per il progetto europeo Edugate, finanziato dal programma Erasmus +, che vede il Comune di Piacenza capofila di una rete internazionale di cui fanno parte l’Università Bicocca, l’Università di Goteborg, l’istituto Angel di Praga, la municipalità di Krasne in Polonia, il Comune di Riga e l’Istituto Fini di Radece, in Slovenia. Di durata triennale, il focus è sull’analisi del bilinguismo nel sistema dei servizi educativi e scolastici per la prima infanzia e sulle strategie di formazione innovativa per educatori e insegnanti, allo scopo di favorire l’apprendimento di una seconda lingua e dell’inglese.
A tracciare il bilancio dei primi dodici mesi di ricerca, un seminario organizzato dall’Amministrazione comunale all’auditorium Sant’Ilario. Sono 165 gli insegnanti ed educatori coinvolti complessivamente nei diversi Paesi del network, di cui oltre la metà con più di dieci anni di esperienza lavorativa: il 74% attribuisce un valore elevato all’educazione bilingue, mentre solo il 4% teme che possa generare confusione nei bambini. Le percentuali si ribaltano laddove vengono registrati ritardi linguistici, caso in cui si ritiene preferibile l’esposizione a un unico idioma. In media, si rileva la presenza di bambini stranieri nell’86% delle sezioni scolastiche italiane analizzate, scendendo al 76% nelle classi svedesi.
Per quanto riguarda le famiglie cui è stato somministrato il questionario che costituisce il fulcro del progetto, sono in totale 170 i genitori di madrelingua maggioritaria del Paese di residenza, mentre 129 madri e padri stranieri che parlano in prevalenza altre lingue madre. Il 93% dei genitori interpellati valuta positivamente l’educazione bilingue, con la sola differenza che in Polonia e Slovenia l’orientamento è di iniziare dopo i tre anni di età, mentre in tutti gli altri Paesi si ritiene più proficuo un avvio precoce al bilinguismo.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà