La scelta di Ivan e Sara: l’addio alla città e l’abbraccio alla montagna
26 Dicembre 2017 05:30
Sara e Ivan si ricordano bene il Natale di quattro anni fa. Pochi lumini per delimitare il sentiero, un materasso per terra, le braci di un fuoco morente, quattro pareti spoglie, fredde e inospitali di un fienile diroccato. È località Buzzetti, un gruppo di case disabitate, sei chilometri sopra Bettola, a fare da sfondo a questa storia di rinascita, di riscatto, di successo. Dopo aver perso il lavoro da tornitore il quarantenne piacentino Ivan Ferrarini decide con sua moglie Sara Bernocchi di lasciare le comodità della vita cittadina e avventurarsi sulle montagne alla ricerca di un nuovo inizio, di una possibilità di (ri)cominciare una vita diversa, più vicina alla natura. La scelta è ricaduta su un paesino sperduto e disabitato vicino al Passo del Cerro, a 710 metri d’altezza. L’idea di creare un’azienda di verdure e frutta essiccate è venuta quando Sara e Ivan hanno visitato il posto. L’esperienza ventennale di Ivan col tornio è utilissima. Solo che al posto del metallo utilizza il legno di recupero di alberi del posto quali noce, acero, faggio e ciliegio.
I ricordi del primo Natale, passato tra questi monti, li fa sorridere, li riporta a un tempo non troppo lontano, a quando la voglia di amare la natura era tale da dormire all’addiaccio per un intero inverno. Questo Natale lo passeranno con i famigliari nella loro casa, nel luogo sognato, voluto e realizzato da una coppia coraggiosa che, in una notte buia e fredda, fece una scommessa. Vincente.
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