Ok della giunta regionale, via ai corsi per formare i cittadini all’utilizzo del DAE
25 Aprile 2018 12:42
Quando salvare una vita è questione di attimi. Dopo l’introduzione dell’App DAE ResponER (l’applicazione che “attiva” i soccorritori), arrivano le istruzioni per l’accreditamento di chi eroga i corsi BLSD – Basic Life Support Defibrillation al personale non sanitario. Le ha approvate con una delibera la Giunta regionale. Si tratta, in sintesi, di corsi che formano le persone all’utilizzo delle tecniche di ‘supporto di base alla vita’ e all’impiego del defibrillatore automatico.
“Con questo documento rendiamo sempre più concreta la possibilità che, accanto al grande e prezioso lavoro svolto quotidianamente dai sanitari dell’Emilia-Romagna e dalle associazioni di volontariato impegnate nel soccorso, anche il cittadino comune, opportunamente formato, possa intervenire e contribuire salvare una vita in caso di necessità” sono le parole dell’assessore regionale alla sanità, Sergio Venturi.
Ogni anno, in Italia, oltre 50mila persone (circa 4.000 in Emilia-Romagna) sono vittime di un arresto cardiaco improvviso. In questi casi l’intervento precoce di chi è presente, attraverso le prime manovre di rianimazione e l’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici (DAE), può rivelarsi decisivo per la sopravvivenza del paziente. Defibrillare entro 3-5 minuti dall’inizio dell’arresto cardiaco può consentire, infatti, la sopravvivenza fino al 50-70% dei casi.
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