Maltempo estivo, chiesto lo stato di emergenza anche per Piacenza
14 Agosto 2018 18:20
La Regione Emilia Romagna ha chiesto al governo, anche per Piacenza e provincia, lo stato di emergenza nazionale per i ripetuti episodi di maltempo che hanno interessato il territorio regionale dal 22 maggio alla fine di luglio. E, appena sarà conclusa la ricognizione dei danni già attivata, lo farà anche per gli eventi che si sono verificati da inizio agosto.
Secondo la prima quantificazione, le conseguenze livello regionale ammontano finora a circa 22 milioni e mezzo di euro, esclusi i danni all’agricoltura tuttora in corso di valutazione.
Gli effetti sono stati particolarmente rilevanti per il patrimonio pubblico e hanno interessato 36 tra impianti sportivi e piscine, 30 scuole, 10 palestre, tre biblioteche e due municipi in tutta la regione. Decine le strade comunali e provinciali con interruzioni, 150 i fenomeni di dissesto rilevati in Appennino.
Si parte dalle grandinate del 22 maggio e del 4 giugno passando per i nubifragi che hanno colpito Piacenza nelle giornate dall’11 al 14 giugno fino a quelli dal 3 al 5 luglio, quando in particolare fu colpita la Valnure, con la caduta di alberi e lo scoperchiamento parziale dei tetti di palazzetto e piscina, a Vigolzone. E poi i violenti temporali e grandine il 14 luglio nel Piacentino e nel Parmense.
Tutti eventi che rientrano nella richiesta avanzata dalla Regione, visto che, come spiega l’assessore Paola Gazzolo, “la dichiarazione dello stato di emergenza è fondamentale per ottenere le risorse statali necessarie ad assicurare l’assistenza alla popolazione, gli interventi di ripristino e la messa in sicurezza delle criticità aperte sul territorio ed è inoltre la condizione necessaria e imprescindibile per garantire i rimborsi ai cittadini privati e alle attività produttive colpite dal maltempo”.
Sono in corso di valutazione le conseguenze degli ultimi eventi del mese di agosto, che hanno pesantemente toccato il nostro territorio, con danni ingenti a Sarmato, Rottofreno, Castelsangiovanni e non solo.
La ricognizione sarà conclusa a breve, per integrare e completare la richiesta di stato di emergenza nazionale già inviata al governo.
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