Presa la banda dei cavi elettrici: 8 arresti. Cento colpi in un anno, 13 anche nel Piacentino

05 Dicembre 2018 10:21

Otto persone sono state arrestate dai carabinieri della compagnia di Cremona, in collaborazione con i loro colleghi di Milano, Pavia, Lodi, Udine e Bologna, perché ritenute responsabili (a vario titolo e in concorso tra loro) di una serie di reati di furto aggravato e ricettazione.

L’indagine, denominata operazione “Black out”, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cremona, è scattata nel 2016 a seguito di numerosi furti di cavi di rame dalle linee elettriche di media tensione, e di numerosi furti ai danni di abitazioni e ditte commessi soprattutto nelle province di Cremona, Milano, Lodi, Pavia e Piacenza. I malviventi non conoscevano ostacoli: erano in grado di arrampicarsi e smantellare i cavi di rame dagli altissimi tralicci dell’energia elettrica presenti sulla pianura Padana. Chilometri di cavi di rame poi rivenduti tramite un pensionato italiano che li reintroduceva nella catena di commercio lecito attraverso alcuni gestori compiacenti.

Tredici furti nel Piacentino: Lusurasco, Alseno, Caorso, Muradolo, Monticelli, Castelvetro, Fossadello, Roncaglia, gerbido e Mortizza, Pontenure. Con i loro colpi avevano provocato numerosi “black out” elettrici, come in val d’Arda nel marzo 2017 o a Muradolo nel maggio dello stesso anno, causando gravi danni economici e difficoltà ad aziende e piccoli centri abitati.

Le indagini, svolte con vari pedinamenti e appostamenti oltre che con complessi accertamenti tecnici hanno consentito di accertare, a carico degli arrestati, almeno 100 colpi messi a segno solo nel corso del 2017 in tutto il Nord Italia.

FURTI RAME NEL PIACENTINO

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