Medico sequestrato e rapinato: il tunisino confessa. Resta in carcere

03 Maggio 2013 16:00

Resta in carcere il 20enne tunisino, accusato di rapina e sequestro di persona ai danni di un medico cremonese di 38 anni. I fatti risalgono alla serata di lunedì: il giovane, difeso dall’avvocato Alessandra Salvadè e interrogato dal gip Bussi, ha ammesso di aver minacciato e derubato il professionista. Secondo la sua versione, i due si sono incontrati alla stazione di Piacenza: il medico era stato derubato delle chiavi della macchina e il tunisino si è offerto di accompagnarlo in taxi a casa. Una volta preso il duplicato delle chiavi, il 38enne ha riaccompagnato a Piacenza lo straniero, che però ha estratto un coltello pretendendo dei soldi. Il medico però non aveva con sé oggetti di valore quindi i due sono tornati nella casa di Cremona dove il tunisino ha fatto razzia, impossessandosi di contanti, tablet e cellulari. Martedì pomeriggio a Piacenza l’arresto da parte dei carabinieri.

NOTIZIA DI GIOVEDI’ 2 MAGGIO
Medico cremonese sequestrato e rapinato alla stazione di Piacenza
Minacciato con un coltello, costretto a salire in auto e a recarsi nella sua abitazione di Cremona per poi consegnare cellulare, tablet e contanti, circa 1.200 euro. È la terribile esperienza vissuta da un medico cremonese di 38 anni, vittima della rapina e del sequestro di persona da parte di un ventenne tunisino. I fatti, secondo la deposizione del 38enne, sono avvenuti lunedì sera alla stazione di Piacenza, dove il professionista è stato minacciato e poi ha fatto ritorno per riaccompagnare il nordafricano sempre sotto la minaccia di un coltello. Una volta finito l’incubo, l’uomo si è rivolto ai carabinieri. Il ventenne è stato arrestato martedì pomeriggio in un bar di Piacenza dai militari.

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