Cascina di San Savino, un buco nell’acqua l’ultimo sopralluogo. Opizzi: “Nessuno la vuole”

14 Gennaio 2019 19:30

Cascina di San Savino abbandonata a se stessa. Dopo l’episodio dell’incendio che ha quasi provocato la morte di due persone che occupavano lo stabile abusivamente, si sono riaccesi i riflettori sul destino del complesso che sorge lungo via Caorsana, a Piacenza. All’orizzonte non si prospetta un futuro roseo. L’ultimo sopralluogo effettuato risale a poche settimane fa quando l’amministrazione comunale ha accompagnato i vertici di Piacenza Expo a visionare l’edificio. Anche questa volta è stato un buco nell’acqua perchè l’operazione di recupero sarebbe stata giudicata dai diretti interessati troppo onerosa. “Valorizzare la cascina, posizionata a pochi passi dall’ente fiera, rientra tra le priorità del Comune – ha sottolineato l’assessore Erika Opizzi – purtroppo senza l’aiuto di privati l’intervento è impossibile”.

Nella notte del 14 gennaio due cittadini gambiani hanno rischiato la vita a causa dell’incendio di un materasso che ha provocato la saturazione dell’aria invasa dal monossido di carbonio. Sono stati salvati da due poliziotti rimasti a loro volta intossicati. La cascina, dove si è consumato il fatto, doveva essere trasformata già da anni in un polo del gusto e delle eccellenze enogastronomiche ma, ad oggi, resta un rudere rifugio di disperati. Pare che ci vogliano almeno 5 milioni di euro per recuperarla. In passato ci aveva provato la Camera di Commercio presentando un progetto a cui non era stato dato seguito per i costi elevati.

 

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