La Corte d’appello conferma la condanna al Comune. Oltre 4 milioni di risarcimento per due ditte
15 Febbraio 2019 05:06
Oltre 4 milioni e 200 mila euro. Questo il conto salato che il Comune di Piacenza dovrà pagare alle ditte che si aggiudicarono l’appalto per l’esecuzione dei lavori di recupero dell’ex Macello di via Scalabrini (denominato poi Urban Center) che oggi ospita il Politecnico e diversi ordini professionali. La sentenza di secondo grado della Corte d’appello di Bologna è arrivata nei giorni scorsi e conferma quella emessa dal tribunale di Piacenza nel 2016: risarcimento di 2,8 milioni circa alle due ditte, cifra che lieviterebbe a 4,2 milioni per effetto degli interessi, della rivalutazione e delle spese processuali accumulati in tantissimi anni.
Quello sull’Urban Center, infatti, è un contenzioso che affonda le sue origini a più di 15 anni fa quando la prima amministrazione del sindaco Roberto Reggi appaltò i lavori di recupero del complesso dell’ex Macello alle ditte romane Soved e Donati. Nel 2005 le due società inviarono al Comune un atto di recesso, tanto che per la conclusione dell’intervento l’amministrazione dovette poi affidarsi a un’altra ditta dopo mille peripezie. Nel frattempo, però, le due aziende avevano fatto causa al Comune chiedendo un indennizzo di oltre 4 milioni di euro, a causa di pratiche ritenute “viziate da inadempienze”.
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