I risparmi della nonna per giocare alle slot. Nipote accusato di circonvenzione d’incapace

13 Marzo 2019 10:28

La triste storia di una nonna che sarebbe stata depredata dei suoi risparmi da un nipote che li avrebbe giocati nelle sale slot è finita martedì 12 marzo in tribunale. A sedere sul banco degli imputati un uomo accusato di circonvenzione d’incapace e di appropriazione indebita ai danni della nonna e dello zio, non più viventi. I fatti risalgono al 2013 e per queste vicende, con le stesse imputazioni, ha già patteggiato due anni e otto mesi la mamma dell’imputato, il quale si è sempre difeso dicendo che lui non aveva portato via nulla.

Gli accertamenti effettuati dai carabinieri hanno portato a stabilire che all’anziana signora non sarebbero state pagate le bollette e che complessivamente le somme sottratte dall’imputato e da sua madre sarebbero state di oltre 20mila euro. I prelievi sarebbero stati compiuti grazie a deleghe per il ritiro della pensione. In particolare le deleghe per i prelievi di somme, sia sui conti della nonna che dello zio avrebbero dovuto servire per il pagamento di bollette, canoni di locazione e per acquistare il minimo necessario ai bisogni di vita dei due anziani. Queste necessità non sarebbero state soddisfatte e le in indagini consentivano di appurare prelievi di circa settemila euro in soli due giorni (18 e 19 marzo 2013) e pagamenti in una nota sala slot cittadina di 2 mila euro nel solo giorno del 18 marzo.

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