Via Colombo: negozi chiusi alle 21, bar alle 24 e divieto di vendita di alcolici da asporto dalle 21 alle 7
03 Giugno 2019 11:26
Dopo essere scattato a Quartiere Roma ed essersi allargato agli ultimi tratti di tratti di via Scalabrini e del Pubblico Passeggio, il “coprifuoco commerciale” voluto dalla giunta Barbieri si allarga a via Colombo, fino alla rotonda di via Manzoni-via Pennazzi.
Dal primo al 30 giugno, quindi, obbligo di chiusura alle 21.00 per le attività commerciali e artigianali (alimentari e non) e alle 24.00 per i pubblici esercizi, nonché divieto di vendita per asporto e somministrazione di bevande in contenitori di vetro e di alcolici in qualsiasi tipo di recipiente a partire dalle 21.00 e sino alle 7.00 del mattino successivo. Come accaduto in passato, il provvedimento ha carattere sperimentale, in modo da valutarne impatto ed efficacia prima di renderlo permanente. Per i trasgressori multa da 500 euro.
L’ordinanza del sindaco Patrizia Barbieri spiega che “la polizia municipale ha rilevato, nel corso degli ultimi mesi, in occasione di attività di presidio e controllo del territorio e anche su segnalazione di cittadini, che la zona di via Colombo, prossima al “Comparto Stazione Ferroviaria” già oggetto di provvedimenti restrittivi, è significativamente caratterizzata dalla presenza di numerosi soggetti che stazionano senza occupazione e abusano di bevande alcoliche, alimentando il degrado, il disagio ed il senso di insicurezza dei cittadini. Il contesto urbano risulta densamente abitato – prosegue – e le attività economiche presenti, che a vario titolo e in diversa misura svolgono le proprie attività anche in orari serali e notturni, attraggono nella zona numerosi avventori, i quali, soffermandosi a consumare cibi e bevande anche alcoliche fino a tarda ora sull’area pubblica o di uso pubblico nei pressi delle medesime attività e nelle loro immediate adiacenze, generano con il loro comportamento problemi di inciviltà e illegalità urbana, come schiamazzi, disturbo della tranquillità e del riposo dei residenti. Tali circostanze – continua l’ordinanza – nel corso del tempo, hanno favorito il fenomeno dell’aggregazione di soggetti spesso dediti ad attività illecite, peraltro aggravate dall’abuso di sostanze alcoliche e correlate alla detenzione e/o spaccio di sostanze stupefacenti o comunque caratterizzati da condotte che creano pregiudizio alle condizioni generali di vivibilità, sfociando in soventi episodi di violenza, che destano grande preoccupazione e allarme sociale per la tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico dell’intera zona”.
Secondo il Comune, “Si rende necessario intraprendere azioni volte a ridurre, se non eliminare, le condizioni che favoriscono il verificarsi di situazioni potenzialmente lesive della salute e della sicurezza dei residenti”.
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