Motociclista investito e ucciso, il conducente positivo a droga e alcol, ottiene i domiciliari: “Ho bevuto dopo l’incidente”
12 Agosto 2019 15:56
Positivo al test alcolemico e alla droga l’automobilista accusato di omicidio stradale, che con il suo suv ha travolto il motociclista Michele Ruffini di Meda, sabato 9 agosto, in località “La Gatta” sulla strada per Castel San Giovanni. “Ero molto scosso per l’accaduto ed ho bevuto un paio di birre, ma dopo l’incidente non prima. Poi sono tornato sul posto con la fidanzata, ero disperato per quanto successo ed ho pianto” – questa la giustificazione che il conducente del mezzo, un 45enne di Rottofreno, ha utilizzato di fronte ai giudici.
Oggi, 12 agosto, si è tenuta infatti l’udienza di convalida davanti al gip Fiammetta Modica. Era presente l’imputato, che era stato arrestato e collocato in una cella, dopo l’incidente in cui era morto il centauro 36enne dopo il ricovero nel reparto di rianimazione di Parma. Al termine dell’udienza il giudice ha concesso gli arresti domiciliari al 45enne che era difeso dall’avvocato Francesca Beoni. L’incidente era avvenuto nel pomeriggio di sabato. Il trentaseienne stava procedendo sulla provinciale in sella alla sua moto quando all’altezza del supermercato Famila, si era scontrato con la parte laterale del pick up condotto dal piacentino che aveva appena svoltato all’interno della zona artigianale. I rilevi si sono conclusi alcune ore dopo.
Nel frattempo l’automobilista era andato a casa ed era poi tornato sul luogo dell’incidente. Inizialmente si era rifiutato di sottoporsi al test alcolemico, ma ore dopo era stato sottoposto all’esame del sangue risultando positivo sia alla droga, con assunzione di cocaina e cannabis che all’alcol con una percentuale di 0,88 grammi di alcol per litro di sangue. Intanto è prevista per domani l’autopsia sul corpo del motociclista investito.
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