“Ufficio turistico in stazione”: la proposta dell’Associazione pendolari
22 Agosto 2019 05:12
“Collocare un punto di informazione turistica in stazione”. Mauro Braghieri, presidente dell’Associazione pendolari di Piacenza, esorta la giunta Barbieri ad allineare la nostra città con altre realtà europee analoghe, “per esempio la località spagnola di Toledo, dove esistono uffici nei pressi dei binari in grado addirittura di offrire pacchetti di itinerari urbani già pronti”.
Lo spunto di riflessione nasce dall’intervista rilasciata a Libertà dall’assessore al turismo Jonathan Papamarenghi, in cui ha annunciato le probabili novità contenute nel nuovo bando per la gestione dello Iat, cioè lo sportello di accoglienza turistica oggi situato nel cortile interno di palazzo Gotico: fra le altre cose, l’amministrazione comunale punterebbe a investire sulla presenza diretta di operatori e guide nel quartiere fieristico di Le Mose, e non più di tanto nella “porta ferroviaria” di piazzale Marconi.
“Mi fa piacere leggere che finalmente il Comune si renda conto che Piacenza ha potenzialità turistiche, scegliendo così di investire denaro per potenziare lo Iat – esordisce Braghieri -, ma rimango altresì colpito di come, ancora una volta, questa considerazione venga fatta senza una pianificazione strategica lungimirante. Mi sembra assurdo, infatti, che l’assessore ritenga i collegamenti ferroviari non importanti per lo sviluppo turistico”.
Il rappresentante dei pendolari del nostro territorio scende nei particolari: “Piacenza gode di una posizione esclusiva, a soli sessanta chilometri da Milano e vicina ad altri capoluoghi come Bologna, Genova, Torino. È vero, ci sono troppi problemi come i ritardi, lo stato dei vagoni e non solo, ma il futuro della città non può prescindere dalla stazione. Il treno è il mezzo più ecologico ed economico, e proprio per questo deve tornare in cima alle priorità dell’agenda politica”.
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