“Bafti mi ha sparato e reso invalido, ma è già fuori dal carcere”. Parla la vittima dello sparo di Alseno
30 Settembre 2019 13:30
“La mia gamba va sempre peggio, non riesco più a mettere le scarpe e a camminare. Intanto chi mi ha sparato è uscito quasi subito dal carcere. E, nonostante l’impegno a risarcire, finora mi ha dato solo cinquecento euro”. Sono le parole di Ayoub El Harchi, 31 anni, marocchino da dodici anni in Italia, che – come rivela il quotidiano Libertà – se guarda al suo futuro vede nero. L’uomo venne ferito il giorno di Pasqua del 2017 davanti a un bar di Alseno, dove l’albanese Alket Bafti – 27enne più volte espulso dall’Italia, sempre rientrato da clandestino nel nostro Paese – gli sparò a bruciapelo alla gamba sinistra con una pistola rubata che nascondeva a casa. Fu l’epilogo di una lite nata per un presunto sguardo di troppo all’ex compagna dell’albanese. Dopo lo sparo, la fuga di Bafti, più di un anno da latitante, l’arresto in Germania per furto, una condanna in primo grado a due anni e cinque mesi, il carcere in Bassa Sassonia, e infine l’estradizione. Il 7 maggio scorso Alket Batfi – che in Italia si faceva chiamare Armando – patteggia al tribunale di Piacenza per le lesioni gravi causate al 31enne: tre anni, più 4mila euro di multa. Ora è fuori dal carcere, perché dopo il patteggiamento il giudice, accogliendo la richiesta del difensore, ha sostituito il carcere con l’obbligo di dimora in un comune romagnolo presso un connazionale. In pratica, dovrà rimanere entro i confini del comune e non potrà uscire di notte, dalle 21 alle 6.
Parallelamente, secondo l’Inps Ayoub Harchi è “invalido con totale e permanente inabilità lavorativa”. Vive con 290 euro di pensione di invalidità e il reddito di cittadinanza: circa 380 euro che gli sono appena stati concessi. Inoltre, grazie all’interessamento dei servizi sociali di Alseno, presto gli sarà assegnata una casa popolare.
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