Montale, degrado e incuria lungo la ciclabile: rifiuti e cataste di copertoni
08 Ottobre 2019 13:09
Asfalto nuovo di zecca e rifiuti abbandonati. E’ il contrasto che balza all’occhio lungo la ciclabile di Montale che unisce due aree artigianali: quella che va da via Bartolomeo Pighetti a via Modena e corre lungo la ferrovia, e dove poco più di un anno fa venne fatto un inquietante ritrovamento di resti di animali uccisi, insieme a frutta e numerose bottiglie di alcolici, apparentemente utilizzati per riti magici.
Una zona fuori mano, in verità, all’apparenza poco raccomandabile in orari serali, notturni o quando il buio sovrasta il cielo. Una ciclabile che esiste già da anni, come dimostrano le immagini satellitari, e che ha ricevuto un recentissimo maquillage, come evidenzia la brillantezza del manto di asfalto. Una ciclabile che purtroppo, probabilmente in considerazione della sua posizione periferica, lontana da traffico e sguardi, è diventata territorio di inciviltà e degrado, con rifiuti, erbacce incolte, e discariche abusive. Sacchi di immondizia e soprattutto una catasta di vecchi pneumatici sono diventati il biglietto da visita – in corrispondenza del viadotto della tangenziale – per chi decidesse di percorrerla. Uno stato di incuria che stride con il nuovissimo nastro di asfalto nero come la notte.
C’è anche un piccolo cantiere di lavori lungo la ferrovia, apparentemente terminati (ma forse non ancora), con reti di protezione coperte da erbe rampicanti e varco aperto direttamente sui binari.
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