Omicidio Guardamiglio, Ciceri: “Angelica mi aveva rovinato la vita”

25 Maggio 2013 12:08

“Mi hai rovinato la vita”, è la frase che Maurizio Ciceri avrebbe pronunciato all’ex compagna prima di ucciderla con un coltello lungo 15 centimetri. Il 48enne è stato interrogato ieri subito dopo l’omicidio. Un uomo scosso e distrutto comparso davanti al pm Sara Mantovani che lo ha interrogato per quasi un’ora. Ha risposto a tutte le domande raccontando la sua vita. “E’ disperato e non si è reso ancora conto fino in fondo di quello che ha fatto – sottolinea l’avvocato difensore Paolo Aliprandi di Lodi. L’uomo aveva anche difficoltà economiche, lavorava come operaio saldatore alla Schneider ma era preoccupato perché la multinazionale aveva deciso di chiudere la sede di Guardamiglio. Era già stato sposato e dalla prima moglie aveva avuto due figlie che andava a trovare spesso nel Bresciano. Poi aveva incontrato Angelica Timis 35enne di origini romene, anche lei già con un figlio adolescente. L’uomo aveva perso la testa e aveva lasciato la famiglia. La relazione tra i due era durata 5 anni fra alti e bassi e si era conclusa oltre un anno fa probabilmente a causa di un altro uomo.

Angelica aveva già segnalato l’ex compagno ai carabinieri per i suoi modi violenti e perché non le dava tregua dopo la fine della storia. Il comune di Guardamiglio le aveva procurato una casa popolare per aiutarla. Ciceri nel colloquio con il pm ha parlato anche del nuovo compagno della ex: “Mi aveva detto che non dovevo più telefonare ad Angelica”. Poi racconta cos’è successo ieri: “Ho cercato di contattare il medico per farmi dare pastiglie per dormire, ma il medico non c’era. Sono tornato a casa, ho dormito fino a mezzogiorno”. Ciceri prosegue spiegando che alle 14 ha deciso di aspettare Angelica ai giardini di via PaoloVI e quando l’ha vista arrivare è sbucato dal cespuglio, di fronte alla casa dove sapeva che la donna sarebbe andata a fare le pulizie. E lì si è consumata la tragedia. La difesa valuta una perizia psichiatrica.

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