Palpeggiata da due uomini in centro mentre cammina: “Io violata”

21 Ottobre 2019 17:35

 

Una ragazza passeggia in pieno centro storico, indossa jeans larghi e non è sola. Sta trascorrendo una tranquilla serata in compagnia quando due persone le passano accanto in bicicletta e le palpeggiano il fondoschiena. Da qui la reazione indignata della giovane che ha deciso di mettere nero su bianco le sensazioni provate di fronte a quel gesto inqualificabile compiuto venerdì sera, 18 ottobre, intorno all’una di notte, nel cuore di Piacenza. La malcapitata ha inviato una lettera di sfogo alla nostra redazione, rivolta agli uomini, in cui non parla solo dell’episodio in sé ma anche degli atteggiamenti che le donne in generale sono costrette a subire senza poter fare nulla: dai fischi ricevuti per strada ai complimenti “non richiesti”.

LA LETTERA:

“Partiamo dal principio e, cioè, dal presupposto che niente e nessuno vi da il diritto o vi concede la libertà di toccare un altro essere umano senza il suo consenso. Sono una ragazza di 20 anni e ho sempre letto e sentito di stupri, violenze, femminicidi, stalking e altre schifezze del genere, anche perché ormai sono all’ordine del giorno. Mi ha sempre disgustata camminare sentendomi addosso occhi di uomini che anche solo nel guardare riescono a far trasparire una voglia di possesso e di sottomissione dell’altro. Non ci ho mai dato peso, li ignoravo e me li lasciavo alle spalle, come se non esistessero e non meritassero nemmeno il mio disgusto. Poi i fischi, i “ciao bella”/“sei bellissima”/“eeeh ciao tesoro” sussurrati o meno mentre gli passi di fianco e i clacson suonati mentre attraversi la strada. Ed anche qui nulla, li ignoro e li schifo. Poi arriva il momento in cui due, passando in bicicletta, mi toccano il culo e pedalano via ridendosela. Ora, oltre al mio non essere minimamente pronta a tirargli dietro un qualsiasi insulto si aggiungono una sensazione orribile di essere stata in qualche modo violata, la voglia di urlargli dietro quanto siano esseri schifosi e assolutamente inutili alla società se non addirittura la sua parte peggiore. Per evitare che gli ignoranti si attacchino al “te la sei cercata”, ci tengo a sottolineare che non ero sola, ero in pieno centro a Piacenza verso le 00:30/1:00 e vestita con dei jeans molto larghi e un giubbotto di pelle (,ma anche fossi stata in condizioni diverse nulla giustificherebbe quanto successo). Non voglio fare nessun moralismo, però sono davvero stufa di tutto questo. Non vi autorizza nessuno a prendervi certe libertà sul corpo di un’altra persona, non dovete neanche minimamente sentirvi autorizzati a farlo, non ne avete nessun diritto. Non vi augurerò mai che facciano lo stesso con le vostre future compagne e/figlie, perché non esiste nulla di più umiliante, ma vi auguro davvero che tutti i colloqui di lavoro ve li facciano delle donne e che percepiscano quanto poco valete da uno sguardo”.

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